Puoi raccontarci un po’ di te e di come hai iniziato il tuo percorso nella produzione musicale?

Prima di rispondere direttamente, vorrei parlare del mio percorso artistico fino ad ora. Ho iniziato ad avvicinarmi alla musica all’età di sette anni, quando mi sono iscritta al mio primo corso di pianoforte. A nove anni, ho cominciato a cantare. Con il tempo, ho sentito il bisogno di esprimere me stessa e le mie esperienze quotidiane attraverso la scrittura.

La scrittura è stata un po’ come uno scudo per me. Da bambina, intorno ai 12-13 anni, ero molto timida e avevo difficoltà a esprimermi verbalmente. Non mi piaceva parlare molto, ma la musica mi ha permesso di comunicare ciò che non riuscivo a dire a parole. La passione per la produzione musicale mi è stata trasmessa da mio padre e dal mio produttore.

Quando avevo circa 14-15 anni, ho iniziato a lavorare sulle mie prime canzoni da pubblicare su Spotify. Osservavo mio padre e il mio produttore mentre lavoravano e suonavano, e così mi sono avvicinata al mondo della produzione musicale. Questo mi ha permesso di collegare tutto ciò che avevo imparato: suonare il pianoforte, scrivere canzoni e coltivare il desiderio di essere indipendente.

Che strumenti e software utilizzi principalmente nella tua produzione?

Uno strumento imprescindibile nelle mie produzioni è il pianoforte. Sarà per la mia formazione, ma mi trovo molto bene a scrivere con il mio strumento. Per quanto riguarda il software, utilizzo sempre Logic.

Cosa pensi del ruolo delle donne nella produzione musicale? Vedi dei cambiamenti significativi o c’è ancora molto lavoro da fare?

Questo è un argomento a cui tengo molto. Penso che ci sia bisogno di più donne in questo campo; il mondo della produzione musicale ne ha assolutamente bisogno. Alcuni cambiamenti stanno avvenendo: si parla molto di più dell’argomento e vedo nascere community di produttrici che si supportano a vicenda. Tuttavia, c’è ancora molto da fare. Purtroppo, molti, soprattutto uomini, credono che questo lavoro sia esclusivamente maschile.

Dove ti vedi tra cinque anni?

Tra cinque anni mi vedo a Milano o all’estero, lavorando come produttrice e autrice. Sogno di portare avanti la mia carriera da artista e cantante, partecipando a collaborazioni e sessioni in studio. Sarebbe davvero un sogno per me.

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